Giglio Isolano

25-27 Aprile

Isola del Giglio

Arcipelago Toscano

Un trekking nel cuore dell’’arcipelago, un territorio ancora incontaminato su sentieri che  ci porteranno in luoghi lontani dai flussi turistici, dove la natura è ancora protagonista e capace di stupirci. La magia dei fari rosso e bianchi, il vento, baie riparate da scogliere imponenti per una tre giorni su antiche mulattiere dove il tempo semra essersi fermato.

Max 9 trekkers
Livello di difficoltà
 medio
Durata 
3gg 2n

QUANDO SI PARTE: 25 Aprile ritrovo al porto di Santo Stefsno per imbarco traghetto ore 7:15 (orario indicativo)

QUANTI GIORNI: 3 giorni

PERNOTTI:

Durante il trekking dormiremo in classici hotel a conduzione familiare con camere doppie, triple o quadruple con bagno in camera. C’è la possibilità di richiedere la stanza singola, se disponibile in struttura al momento della prenotazione.

DIFFICOLTA’:

Trekking di facile/media difficoltà classificato E, si richiede una minima preparazione fisica, minima dimestichezza alla montagna e predisposizioni all’attività di gruppo. La guida si riserva il diritto di modificare e/o annullare trekking e percorso.

ATTREZZATURA :

Scarpe da trekking (obbligatorie)

Zaino 35 lt

Frontale

Abbigliamento tecnico a strati termico adatto alla stagione

Bastoncini

Borraccia o thermos

GUIDE:

Andrea Mulini (GAE) 

Virginia Bagnoni (GAE)

NUMERO MASSIMO PARTECIPANTI: 9 trekkers.


PARTENZA GARANTITA AL RAGGIUNGIMENTO DEL NUMERO MINIMO DI PARTECIPANTI (5 ISCRITTI)

QUOTA ISCRIZIONE: 195 EURO (clicca sul link qui accanto) INFO E REGOLAMENTO

La quota comprende:

  • servizio guide abilitate e copertura RC
  • kit di benvenuto
  • organizzazione

La quota non comprende:

  • trasporto da/per punto partenza
  • 2 notti in struttura ( indicativamente 50 euro a persona a notte per camera e colazione in base a disponibilità)
  • extra in struttura 
  • pranzo al sacco 
  • biglietti traghetto (indicativamente 36 euro a persona A/R passaggio ponte)
  • 2 cene 
  • tutto ciò che non è indicato nella quota comprende

IMPORTANTE: al completamento della iscrizione saranno indicate le modalità e tempi per la prenotazione degli alberghi.

PRENOTAZIONI ENTRO 15 MARZO

Descrizione Itinerari:

1 giorno: Giglio Porto – Giglio Castello – Campese 
(10 km 400 mt dislivello + totale)
Il nostro trekking partirà dalla frazione Giglio Porto. Ci muoviamo in direzione di Giglio Castello attraverso la Valle di San Giorgio, su un’antichissima mulattiera che portava i contadini verso vigneti, i frutteti e gli orti. Una breve deviazione ci porterà alla chiesina di Dan Giorgio, un piccolo tempietto vicino ad un’omonima sorgente che dà l’acqua all’intera isola. Ci ricolleghiamo al bellissimo sentiero principale che, in salita attraversa alcune vigne circondate da macchia mediterranea fino a scollinare ed entrare in una lecceta e raggiungere tratti di nuda roccia granitica a Est del Castello. Da qui proseguiamo percorrendo unìaltra di collegamento tra il Castello e Campese. Il sentiero scende tra vegetazione di macchia e piccoli terrazzamenti nella Valle dei Nobili e offre bellissime viste sulla baia. Dopo poco meno di 1 km deviamo sulla sinistra verso la Valle dell’Ortana per raggiungere la Cala dell’Allume immettendoci su un sentiero utilizzato un tempo dai minatori della miniera di pirite di Giglio Campese. Usciamo dall’ombra dei lecci ci troviamo sullo strapiombo della Cala dell’Allume con una vista spettacolare. Il sentiero scende ripido e breve per una breve sosta sugli scogli. Torniamo poi sui nostri passi e ci dirigiamo verso Campese ma prima dell’arrivo al paese con una deviazione aggiriamo il Poggio di Punta Franco per arrivare alla spiaggia del Petruso e da qui, lungo costa, con panorami splendidi sulla marina di Campese, giungiamo a Punta Faraglione. Ripercorriamo l’ultimo tratto dell’andata fino a Petruso e concludiamo arrivando alla grande spiaggia di Campese dove ci sistemiamo per le 2 notti.

2 giorno Campese – Punta del Capel Rosso – Giglio Castello – Campese
(18 km 800 mt dislivello + totale)

Affrontiamo il giorno più impegnativo del nostro trekking percorrendo verso sud la gran parte di questa isola che deve curiosamente il suo nome alla presenza di capre. Il nome greco Aigylion (àighes significa appunto “capre”), divenne Igilium in epoca romana e, infine, Gilium durante il Medioevo.
Prendiamo il sentiero che conduce alla Valle del Molino, uno dei più belli e fraquentati dell’isola, che consente di ammirare belle vedute panoramiche. Si incontrano alti muri a secco che delimitano le proprietà e si apprezza la presenza di moltissime erbe spontanee che in primavera sono nel periodo di massima fioritura. In lontananza si vede Giglio Castello con le mura e i torrioni che contribuiscono ad accrescere il suo fascino. Attraverso le località Finocchio e Acqua selvaggia, raggiungiamo Le Porte dov’era ubicata la pubblica discarica. Siamo ai piedi del Poggio della Pagana che, con 496 m, rappresenta la quota massima dell’isola. Proseguiamo verso sud lasciandoci sulla sinistra il sito archeologico Cote Ciombella e ci dirigiamo verso il Poggio di Sasso Ritto. La vegetazione dapprima rigogliosa si fa, procedendo verso sud, più rada, si vedono i massi granitici affioranti. Ovunque si possono osservare i muretti a secco utilizzati per rendere coltivabili i pendii. La maggior parte dei vigneti sono da tempo abbandonati, quelli visibili prima di scendere sul mare verso l’estremità sud, vengono ancora coltivati e producono il tipico “ansonaco”. Scendiamo da Sasso Ritto verso il Poggio Falcone e attraverso la Vigna del mento si giunge al promontorio su cui si staglia il caratteristico Faro di Capel rosso. Il rientro avviene lungo il sentiero 303 che percorre il crinale e ci riporta a Giglio Castello da dove scendiamo a Campese per un fiverso sentiero rispetto a quello del primo giorno vhe percorre la Valle delle Grotte.

3 giorno Campese – Punta del Fenaio – Valle del Pentovaldo – Arenella – Giglio Porto
(10 km 350 mt dislivello + totale)

Il nostro ultimo giorno è dedicato all’esplorazione della parte settentrionale dell’isola. Dopo colazione lasceremo Giglio Campese in direzione di Sparaveri percorrendo un breve tratto di strada e poi, con il sentiero Olivello-Scopeto, cammineremo verso Punta del Fenaio. Il faro del Fenaio è stato inaugurato nel 1883 insieme al faro di Punta del Capel Rosso, e tutti i due sono tuttora funzionanti. Vennero realizzati dalla Marina Militare per sostituire l’inadatto Faro delle Vaccarecce, il primo ed allora unico faro presente sull’isola che incontreremo nel percorso verso il Porto. Affrontiamo poi la Valle del Pentovaldo con i suoi tipici terrazzamenti ad olivi e macchia mediterranea, con antichi capannelli in pietra e palmenti per la pigiatura dell’uva. Sovrastati a monte dal borgo del Castello e a mare dalla vista panoramica sulla baia dell’Arenella e il Monte Argentario, raggiungiamo il Porto e ci imbarchiamo per il rientro.

IMPORTANTE:

LE GUIDE SI RISERVANO IL DIRITTO DI MODIFICARE O ANNULLARE L’EVENTO CAUSA DI METEO AVVERSO O SICUREZZA DEL GRUPPO.

INFO E PRENOTAZIONI:

INFO@ABOVETHESEA.IT

+39 3809078237 anche whatsapp